Si è tenuto venerdì scorso presso l’ITSET “Capitolo” di Tursi il seminario ”Orientamento in ingresso e uscita”. Nel lessico scolastico l’orientamento è la scelta dell’indirizzo di studio più consono ai bisogni e agli interessi dello studente: esso è in ingresso con riferimento alla scuola secondaria di secondo grado e in uscita ai corsi universitari.
L’iniziativa è promossa da Mariangela Bornè, docente di informatica presso l’Istituto . “Orientare a mio avviso è di basilare importanza nella scuola del terzo millennio” ha spiegato la docente Bornè, “prospettare ai nostri ragazzi mete, da essi condivise, che la nostra esperienza vede nitidamente mentre alla loro giovane età risultano vaghe e indefinite”. L’evento prende lo spunto dalla presentazione della Guida orientamento di Pasquale Tucciariello, orientatore specializzato formatosi presso l’Università di Basilicata, che con essa vuole fornire ai giovani indicazioni pratiche su come individuare il settore di studio e lavorativo più affine alle proprie esigenze. Perchè ciò avvenga è necessario procedere ad una più attenta conoscenza di sé, delle proprie capacità e aspirazioni.
Siamo immersi in una realtà assai complessa che ci propone stimoli tra i quali è sempre più difficile muoversi; informazioni di ogni tipo per nulla semplici da decifrare ci giungono in maniera continua e pressante. Tale condizione a noi adulti sembra a volte insostenibile e le nuove generazioni?
“Ritengo che la scuola debba essere vicina allo studente nella scelta del suo percorso scolastico che ne influenzerà l’intera esistenza; la vocazione pedagogica dell’istituzione scolastica è quella di fornire agli studenti tutti i mezzi opportuni per raggiungere traguardi formativi rilevanti; – commenta il Dirigente Scolastico Anna Di Trani – infatti sono frequenti le attività che noi operatori della scuola dedichiamo per affiancare i giovani in tale impegno, consapevoli di quanto esso sia difficile ai giorni nostri”. Tucciariello sa bene che l’orientamento assume una valenza strategica nella vita prima ancora che nello studio, perchè aiuta i giovani a comprendere meglio se stessi, a conoscere le proprie potenzialità e i propri limiti, le attitudini e le inclinazioni, affinchè intraprendono con consapevolezza il percorso di studi più adeguato e si proiettino in modo nitido ed efficace al mondo del lavoro. E lo sanno bene anche i piloti: senza un navigatore a fianco non andrebbero da nessuna parte. In una realtà complessa quale la nostra sapersi orientare significa allora poter puntare occhi, mente e cuore dritti alla meta. E immaginandola, pensandola, desiderandola la si rende più vicina, la si sente più vera, la si realizza più facilmente. Un buon orientamento ti fa capire che se sogni da solo, sognerai soltanto: se sogni con gli altri, costruirai la realtà.