Per la serie Incontri d’autore (progetto inserito nel piano dell’offerta formativa), all’Itset di Tursi, stamane alle ore 11 Carla Petrocelli docente di Storia della rivoluzione digitale presso l’Università degli Studi di Bari presenta il suo ultimo lavoro “Il computer è donna”.
L’autrice introdotta dal dirigente Leonardo Giordano, illustrerà agli studenti delle classi terze, quarte e quinte dell’Istituto l’apporto che la donna ha dato alla contemporanea rivoluzione digitale.
Studiosa del pensiero scientifico moderno, del rapporto tra l’uomo e la tecnologia con profonde implicazioni antropologiche, in questo volume ella racconta la storia dell’informatica al femminile; tradizionalmente questa è considerata appannaggio degli uomini, in effetti ad una analisi attenta si scopre quasi inaspettatamente che hanno concorso al suo sviluppo numerose figure femminili. Da Ada figlia di George Byron attraverso Grace Hopper sino a Hedy Lamarr, la scrittrice ci propone un affascinante excursus nella storia della tecnologia informatica secondo una chiave di lettura non convenzionale.
Ancora nel XXI secolo si fa fatica ad accettare l’idea che la donna naturalmente madre e moglie possa trovare il suo completamento al di fuori delle mura domestiche. Se è vero il luogo comune che dietro ad un grande uomo vi sia una grande donna, nei secoli questa ha dato ampia prova di essere capace di autonomia e protagonismo culturale.
E’ sorprendente che siano le donne a riconoscere meriti ad altre donne quando è ben raro che questo tributo venga da parte di studiosi maschi. Secoli di storia non hanno risolto incomprensioni ed attriti tra i due sessi. Non si tratta di dichiarare la superiorità dell’uno sull’altro ma di ritenere fondamentale per il progresso umano la collaborazione di entrambi: non la competizione ma la cooperazione sono i modelli etici da inculcare.